VISITA GUIDATA AL MUSEO CONTEMPORANEO “SOTTOSALE”
Sabato 25 novembre noi classi 1°L e 2°L del Liceo Linguistico e 1°V e 2°V dell’Istituto Tecnico Aeronautico abbiamo partecipato ad un’insolita quanto interessante e formativa visita guidata: accompagnati dai docenti Ivo Cigna ed Ester Muratori, abbiamo visitato il museo di arte contemporanea SottoSale di Petralia Soprana, in provincia di Palermo. La miniera, una delle poche in Italia da cui si estrae sale alimentare, è formata da tredici piani lunghi due kilometri e larghi uno, l’unica zona accessibile però è quella dell’undicesimo piano dove si trova la mostra. Le guide che si sono avvicendate nel corso della nostra visita, e, gentilissime, ci hanno raccontato la storia della miniera. Le sue origini risalgono al periodo della deriva dei continenti, quando l’Africa si avvicinò alla zolla Euroasiatica, causando la chiusura dello stretto di Gibilterra e in seguito a un prosciugamento del Mar Mediterraneo, lasciò questo grande giacimento di sale che successivamente fu inglobato in uno strato di argilla di circa venti metri. La formazione della miniera determina la purezza del sale. Il lavoro di estrazione è cambiato grazie alle nuove tecnologie: a fine Ottocento, inizio degli scavi della miniera, veniva usata la dinamite per estrarre il sale, dalle esplosioni si ricavavano grandi blocchi di sale, molti dei quali si trovano in miniera ancora oggi poiché sono inutilizzabili. Per questo codesti blocchi vengono donati a degli artisti provenienti da tutto il mondo che ne fanno un’opera da esporre all’interno della miniera. La guida ci ha spiegato che la maggior parte di queste opere vogliono rappresentare il rapporto fra uomo e natura. ad oggi nella mostra possiamo trovare creazioni donate da artisti provenienti da tutto il mondo, dal 2011 ad adesso. Abbiamo avuto la fortuna di poter intervistare il direttore della miniera; egli ci ha spiegato che la miniera va coltivata, ma perché usiamo proprio il termine “coltivare”? Si usa proprio questo termine perché bisogna far in modo che la miniera sorregga il suo peso e quello della montagna che la sovrasta e allo stesso tempo cercare di raccogliere più sale possibile. Come si diventa direttore di una miniera? Ci è stato spiegato anche questo: per diventarlo bisogna conseguire una laurea in ingegneria mineraria e fare un anno di esperienza presso la stessa miniera, oppure avere il titolo di perito minerario con cinque anni di esperienza nella stessa miniera; se invece si vuole lavorare in miniera come operai, bisogna avere un diploma, successivamente l’azienda Italkali, proprietaria la miniera, offre dei corsi di formazione. E le donne? Ad oggi non ci sono donne che lavorano in miniera, perché la loro assunzione come minatrici è vietato dalla legge; per garantire le quote rosa l’azienda si appoggia alle sedi amministrative di Palermo. L’azienda Italkali possiede in tutto tre miniere di sale, di cui però solo quella di Petralia Soprana è visitabile. Il sale estratto in miniera, puro al 99,9%, viene esportato in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Giappone, Taiwan, paesi del Sud-Est asiatico e in Canada. Per quanto riguarda la miniera che abbiamo visitato, dieci dei tredici piani sono stati esauriti e si pensa che fra circa trenta-quaranta anni anche i tre piani rimanenti saranno esauriti. Dopo la visita della miniera ci riamo spostati a Raffo, una delle frazioni di Petralia Soprana, dove abbiamo avuto la fortuna di incontrare e parlare con degli artisti che erano intenti a produrre delle sculture con alcuni blocchi di sale. Molti degli artisti con cui abbiamo parlato sono abituati a lavorare pietre dure come il marmo, perciò dovevano fare più attenzione col sale, poiché è un materiale più morbido e facilmente scheggiabile. Sempre a Raffo, ci hanno raccontato che Petralia è divisa in trentatré borgate di cui Petralia Soprana è stata nominata borgo più bello d’Italia nel 2018-2019. Momenti indimenticabili e cornice adeguata alla giornata sono stati il pranzo presso la foresteria della miniera, la passeggiata alla scoperta di personaggi del luogo, la sosta per una cioccolata calda e l’assaggio dello “sfoglio”, dolce al formaggio tipico del luogo. Camminando tra le stradine delle borgate, tra profumi, sapori e storie di epoche passate, abbiamo avuto l’occasione di conoscere le risorse del nostro territorio, esplorandone luoghi caratteristici, che spesso vengono trascurati e messi in ombra dalle più caotiche e accattivanti mete turistiche, ma che conservano il loro aspetto semplice e rurale, antico e originario, divenuto essenza del loro fascino.
CLASSI 1°L, 2°L Liceo Linguistico 1°V, ,2°V Istituto Tecnico Aeronautico