QUAL E' IL SENSO DELLA VITA?
ECCO LE RISPOSTE DI ALCUNI STUDENTI DELLA CLASSE 2° C, ISPIRATE DALLE POESIE DI ALDA MERINI
IL SENSO DELLA VITA di MARTINA ILARDO Alda Merini è una delle scrittrici e delle donne più note e iconiche che ci espone “il senso della vita”. È nata il 21 marzo 1931 ed è morta l’1 novembre 2009. La sua vita fu caratterizzata da forti esperienze. Fin da piccola aveva un rapporto con i suoi genitori, subì l’esperienza traumatica di doversi trasferire per la guerra, ebbe diversi ricoveri nei manicomi e le fu diagnosticato un disturbo bipolare, ma riuscì sempre a sublimare il suo dolore con forza e testa alta. ‘’ La vita non ha senso, anzi è la vita che ci dà un senso, sempre che noi la lasciamo parlare, perché prima dei poeti parla la vita, dobbiamo ascoltarla la vita’’. L’autrice asserisce che per lei la vita non ha senso, ma siamo noi ad attribuire a essa un senso e che dobbiamo ascoltarla perché ci può dare molto. Come tutti gli adolescenti mi sono sempre posta domande ‘’esistenziali’’ e talvolta filosofiche sul ‘’ vero senso della vita’’, ma non perché non mi relazionassi bene col prossimo, ma per la semplice curiosità che ogni essere umano ha. Si pensa che il vero senso della vita sia stare bene essendo felici in tutto ciò che si fa. ‘’Lo stare bene’’ può essere rivolto sia ai beni materiali ed economici sia ai valori sentimentali come l’amore, l’amicizia e le emozioni che ognuno prova,mentre la felicità è spesso associata a un pensiero di spensieratezza dove va tutto per il meglio. La realtà però è che non sempre la vita ci regala momenti felici, ma siamo noi ad attribuire i giusti valori a ogni singolo attimo. Il più grande problema di ogni essere umano è quello di non ‘’ voler avere problemi’’, molte volte però ci sono degli ‘’ ostacoli’’ da affrontare che la vita stessa ci pone, esperienze che segnano il proprio ‘’io’’ e che ognuno costudisce dentro sé stessi. Fra tutte le microesperienze che ho avuto una che mi è rimasta particolarmente impressa e alla quale ho attribuito nel mio piccolo ‘’il senso della vita’’ è stata quando ho avuto una conversazione con un ragazzo, il quale vedevo sempre sorridente, pure quando non c’era da sorridere. Gli chiesi come facesse sempre a sorridere, lui mi guardò con gli occhi lucidi, dicendomi che suo padre aveva un cancro e che la vita era troppo breve per non essere vissuta. I miei pensieri da quel giorno furono focalizzati ancor di più sul far sorrideregli altri e provare ad essere ‘’felici’’, perché ogni piccola avversità che si ha è solo un piccolo ‘’limite’’ che può e deve essere superato, tutto dipende da come esso viene affrontato. Sicuramente non si può scegliere il nostro destino, ma si può dare un senso alla nostra vita. Durante la crescita di ogni essere umano si hanno delle ‘’barriere’’ o delle ‘’spine’’ o degli inconvenienti che sembrano insuperabili, ma anche nei momenti bui, con la forza e anche l’aiuto o lo stimolo di qualcuno tutto può essere superato. Ad ogni ‘’caduta’’ si ci può e si ci deve rialzare, perché esse possono essere d’insegnamento e possono rendere ognuno coscienzioso della propria esistenza, dando qualcosa di prezioso. Guardare, leggere ascoltare parole motivazionali può essere d’aiuto e può far chiunque sul senso della vita, sugli obiettivi posti e se ne vale veramente la pena non avere speranza o pensare di non riuscire ad essere felici e pieni di vita. Mettere anima e cuore a tutto ciò che si fa sempre. Perché un giorno si vivrà l’ultimo momento che forse ci farà comprendere “il vero senso della vita”. È facile supporre che non si può essere sempre felici, che spesso ci sono dei problemi e che non tutti ha un senso, ed è la pura e semplice verità, ma dipende tutto dalle proprie capacità di decidere come affrontare il “problema”. La vita è folle, difficile e imprevedibile e si può fuggire dalle proprie paure essendo un “fenomeno da baracconi” o cercare di trovare il proprio “talento” con forza e coraggio e un sorriso luminoso. Il senso della vita è difficile da trovare e spesso si crede che essa non abbia un “senso”, ma se si prova ad “ascoltare”, ma se si prova ad “ascoltarla”, come dice Alda Merini; si può attribuire “il nostro senso” senza banalizzare i piccoli gesti e momenti che essa si offre.
IL SENSO DELLA VITA di CAROL CAMMARATA Un’autrice molto ricordata che ha parlato del senso della vita è la Merini.Questa donna non ha vissuto una vita molto semplice,essa è stata segnata da molti eventi negativi,infatti è stata perseguitata,picchiata dal padre,eventi per i quali molte persone potrebbero abbattersi e non far altro che essere delusi e tristi della propria vita,lei però è stata una donna molto forte e ribelle.Secondo la sua opinione,la vita non ha un senso imposto dalla società,qualsiasi altra persona o cosa,ma è senso di vita qualsiasi esistenza che comprenda conquiste ma anche lacerazioni.Secondo lei bisogna accettare anche il male,che ha trasformato in poesia,argomento che ha trattato durante un’intervista.In classe,è stato visionato un corto di un film che secondo il mio parere esprime in maniera grande il senso della vita,”il circolo della farfalla”.Esso parla di un uomo,Nick Vuiicic che è nato senza arti,infatti è privo di braccia e gambe.Lui inizialmente venne preso in un circo in cui,venivano mostrati quelli che erano considerati suoi “difetti” per divertire il pubblico,creando estrema insicurezza in lui,facendolo sentire inadeguato per una caratteristica fisica non abituale da vedere,che persone superficiali non sono in grado di percepire in maniera positiva.Successivamente conobbe il capo di un altro circo,Mendez che ha cercato di fargli capire che lui vale come persona e che se non si rispetta da solo nessuno potrà mai rispettarlo.Infatti nel secondo circo in cui si trovò,venne mostrato nuovamente,ma questa volta mostrando ciò che era considerato suo “difetto” come punto di forza,al contrario del primo che non lo accresceva o arricchiva.Il modo in cui venne mostrato nel secondo circo è stato per merito dell'acqua,che utilizza come mezzo per ritrovare il senso della sua vita.Trovandosi un giorno in un lago,su una roccia,provò a chiedere aiuto ma non venne aiutato poichè Mendez credeva in lui ed era convinto che sarebbe riuscito da solo.Nick iniziò a muoversi ma cadde in acqua e così capì finalmente che nonostante fosse privo di arti aveva delle capacità,delle qualità,riuscì a risalire dall’acqua nuotando.Al circo successivamente mostrò questa sua capacità,motivo per il quale molte persone lo ammiravano.Durante un’intervista racconta di quanto difficile sia stata la sua vita,in cui da bambino voleva suicidarsi cercando di annegare in una vasca da bagno,riuscendo però a nuotare e salvarsi capendo che non l’avrebbe mai più fatto.Secondo lui “più grande è la lotta,più orgoglioso è il trionfo”.Crescendo decise di affidarsi a Dio capendo che “se Dio non ti dà un miracolo nella vita,sei tu il miracolo nella vita di qualcun’altro” e che non ha senso essere completi nell’esteriore se non si è completi nell’interiore.Ho colto questa frase nella rappresentazione del corto in cui era presente un bambino con un bruco all’interno di un contenitore.Un giorno svegliandosi vi trovò all’interno un bozzolo e chiese alla madre dove fosse finito il bruco,lei gli spiegò che tra non molto esso diventerà qualcosa di molto più bello.Ho visto in questo caso il bozzolo come qualcosa di esterno che non sia particolarmente bello,non sapendo però,che ciò che si trova all’interno sia molto più bello di quanto si pensi.Un’ esperienza che mi tocca in maniera più vicina è quella di un mio vecchio compagno di classe.Ho frequentato la scuola elementare e media con Andrea,un ragazzo autistico che non riesce a comunicare mediante le parole ma utilizzava in precedenza un libro in cui segnava con le dita i disegni che rappresentavano ciò che voleva esprimere,inoltre aveva continuamente crisi che lo portavano ad essere violento con le professoresse e ad urlare.Avendo passato 8 anni in classe insieme a lui ho visto come con il passare del tempo sia migliorato.Adesso riesce a dire alcune parole e a gestire meglio le emozioni.Nonostante varie difficoltà che attraversa ogni giorno per cercare di migliorare sempre di più,ammiro come sia un ragazzo molto affettuoso,con molto amore da dare e sempre sorridente.Vivendo diverse esperienze,ho imparato ad accettare anche me stessa,poichè esse mi hanno fatto capire che da situazioni negative si può sviluppare un punto di forza.Vedendo il senso della vita come la Merini,credo che esso non sia una cosa decisa e imposta dall’esterno ma siamo noi a dover dare significato e avere un determinato punto di vista sulle cose,vedendo ad esempio il bicchiere mezzo pieno anzichè mezzo vuoto,trovando un insegnamento anche alle cose negative che ci accadono.
IL SENSO DELLA VITA di PIETRO CRISCUOLI “Il senso della vita”. Queste tre parole rimbombano nella vita di ogni singolo individuo su questo pianeta almeno una volta nella propria esistenza. Una domanda del tipo “perché sono qui? “O “che cosa ne sto facendo del mio essere? “, potrebbero far cadere in crisi esistenziali tutte le persone che se lo chiedono, anche chi pensava di averne già una risposta. In proposito Alda Merini, una poetessa con un percorso esistenziale molto “tortuoso”, diceva che la vita non ha senso, ma il senso alla vita lo diamo noi, solo se la lasciamo parlare. La vita quindi, per lei era come un foglio bianco da trasformare in un’opera d’arte, unica, solo se noi lasciamo andare il pennello. In questa “opera di vita” si potrebbero creare: sbavature, errori, sbagli o addirittura buchi, e sono forse questi che rendono il nostro “disegno di vita” unico. Io sono un semplice ragazzo di 15 anni che fino a questo momento non si era mai chiesto quale fosse il senso della vita; forse se questa domanda me l’avessero fatta prima, avrei avuto una risposta che però, con tutti i dubbi che ho avuto nel mio sviluppo, si è andata a perdere. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia per me “PERFETTA”. La mia famiglia è l’unico punto fermo che ho in questa vita ed è composta dalle uniche persone su cui posso contare nei momenti di buio. I miei genitori sono cattolici e sentono molto questo senso di fede e questi valori tanto da averli trasmessi ai loro figli, come i loro genitori hanno fatto con loro. Per la religione cristiana il percorso della nostra vita è stato già pensato da Dio prima che noi nascessimo. Un’opera d’arte già disegnata da prima che noi potessimo avere la capacità di tenere il pennello in mano. Una visione del senso della vita che va quasi in contrapposizione con la dichiarazione citata in precedenza di Alda Merini. Ma qual è per me il senso della vita? Quale interpretazione sto dando al senso della mia vita? La vita è la lotta, spendersi per qualcuno, trovare una forma e aiutare gli altri a trovare la propria. Dedicare il proprio tempo a coloro che ogni giorno la vita ci mette davanti. Fare bene le cose che siamo chiamati a fare, anche quelle più semplici. Mi aveva colpito una frase pronunziata da uno scrittore Alessandro D’Avenia, mentre anche lui si domandava quale fosse il nostro senso della vita su questa terra. Egli diceva che la vita è l’avventura che corre tra un verbo all’imperfetto “c’era una volta” e un verbo al perfetto “e vissero felici e contenti”. Perché la vita è il tempo che stiamo vivendo non quello che vorremmo vivere.
IL SENSO DELLA VITA di AURORA LO MONACO Qual è il senso della vita? Questa è una domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi giornalmente proprio come la poetessa Alda Merini ha fatto. Sensibile e solitaria, la donna vive una vita difficile caratterizzata dalla frequentazione di un manicomio, dove trova quella motivazione in più per fare delle sue emozioni,poesia. Durante un’intervista la donna spiega che il senso della vita contiene il tema della follia e della poesia in merito alla sua personale esperienza. La poetessa afferma che la vita non ha un senso e dobbiamo essere noi ad ascoltarla e a farne, ricostruendo tutte le lacerazioni, le delusioni, le conquiste e le sofferenze, un puzzle completo. Penso di avere una visione abbastanza particolare su questo tema: da un lato, nel contesto di piccole azioni quotidiane, ritengo che vegli su di noi una sorta di“DESTINO “, una forza superiore che in qualche strano modo ci permette di prendere una decisione piuttosto di un’altra o di modificare l’andamento di una circostanza specifica. Questo fattore,anticamente definito FATO, lo immagino quasi come una guida di un cammino già designato in precedenza spesso percorso da un filo rosso, quel filo che ci consente di rimanere legati a ciò che conta veramente per noi:”Ho lasciato andare, per un motivo o per un altro, quella persona, quella passione che sognavo di portare avanti da piccola, quel ricordo che tanto tenevo custodito.” Beh, se è destino sarà, incontrerai casualmente quella persona in un vicolo buio del tuo piccolo paese, riprenderai a giocare e quel ricordo che sembrava essere quasi sotterrato, riaffiorerà proprio quando ne avrei bisogno, in un attimo di solitudine o di sconforto sarà lì, a farti compagnia. Tutto ciò per esprimere un concetto semplice da comprendere: la vita non ci separerà mai da ciò che conta veramente per noi, per cui saremmo disposti a fare di tutto. D’altro lato, nelle decisioni più importanti, in merito ad ambiti lavorativi, scolastici e progetti vari, ognuno di noi costruisce il proprio castello, mattone dopo mattone, servendosi di tanta forza di volontà, di disciplina e voglia di fare per realizzarsi, In questo caso ognuno è responsabile delle proprie azioni e con le proprie mani forgia il proprio destino. Spesso però, la motivazione e la volontà si trovano in contrasto con fattori “negativi” che potrebbero scheggiare la parete del nostro castello o addirittura raderlo al suolo. Interviene ciò che è il motore della nostra esistenza, l’autostima; di fronte a tanta sofferenza e al parere degli altri, avere autostima non significa credere di piacere a tutti ma avere la consapevolezza di saper fare, saper portare avanti un’idea nonostante i dubbi che essa possa apportarci e cercando di tralasciare fattori secondari che cono causa di malessere interiore. A questo punto si possono discernere due tipi di persone: chi, consapevole di non poter obbligare nessuno ad apprezzarlo, prosegue il cammino e chi, invece, inizia a modellare il proprio comportamento sull’opinione altrui e cede; cede alle critiche, cede alle emozioni contrastanti che si sviluppano; cede alla propria idea. Ascoltando la storia di Alda Merini, mi sento di collocarla nel gruppo delle persone con forte autostima perché, nonostante gli ostacoli che la vita le pone davanti, fa della sofferenza il suo punto di forza, la poesia; lei spiega:” Il poeta soffre molto di più ma ha una dignità che non si difende alle volte.”. Con queste parole ci insegna ad accettare il male, a farlo nostro perché quando ci rendiamo conto che la nostra sofferenza ha uno scopo, smette di toglierci il sonnoe di preoccuparci. Un altro esempio di crescita potrebbe essere quello che ci viene suggerito dal film “il circo della farfalla” nel quale il protagonista, privo di arti, viene considerato uno storpio e utilizzato come elemento buffo. Per trovare la pace, decide di accogliere l’utilità del dolore, di attribuire un senso alla sua vita e di fare della “mancanza” il suo punto più forte; egli viene infatti assunto in un altro circo all’interno del quale inizia ad esternare le proprie capacità e ad esibirsi eccezionalmente. Da un uomo indifeso, disprezzato persino dai bambini, emerge un esempio, un esempio di persona che è riuscita a superare un blocco interiore, realizzandosi pienamente. Parlando di me, posso affermare di essere in continua ricerca di un senso da attribuire alla mia vita da un anno a questa parte. L’anno scorso la mia vita era un enorme punto interrogativo a cui, io stessa, non riuscivo ad attribuire una risposta; passavo le mie giornate a studiare e a fare nient’altro; non facevo sport, non ero molto motivata e soprattutto ero circondata da tante persone, poche delle quali riuscivano a darmi veramente qualcosa. Nel 2023 ho capito che BISOGNA essere motivati a fare qualcosa, che sia uno sport, una passione o un passatempo; ho capito che il tempo è prezioso ma, come prima cosa, ho constatato che la qualità vale più della quantità, in ogni ambito si “scontrino” le due. Sono ancora piccola ma, da persona in crescita, fortemente attaccata ai propri obiettivi e a volte insicura di se stessa, penso che ciascuno di noi debba essere sempre in cerca del senso della propria vita al di là del fatto che esso sia disincarnato, astratto, imposto dall’alto o dal basso, dalla società o dalla cultura. Ognuno di noi DEVE diventare il personaggio principale del proprio film e non restare lì fermo a guardare, in cerca di una risposta che non arriverà mai.
IL SENSO DELLA VITA di GIOSUE’ TUMMINELLI La vita è il dono più importante e prezioso che Dio ci ha donato. Essa è unica e imprevedibile e si presenta come una sfida continua.Molto spesso, infatti, si cade ma poi ci si rialza, affrontando situazioni belle ma anche situazioni brutte.Però, la cosa più importante è vivere a pieno ogni momento della nostra giornata perché la nostra esistenza è troppo breve per essere sprecata. Ma qual è il senso, lo scopo della nostra vita? La poetessa e scrittrice Alda Merini, nella sua testimonianza sul tema del senso della vita ha spiegato che essa ci parla e va ascoltata perché è proprio la vita che dà un senso a tutto e noi dobbiamo condurre la nostra esistenza accettando sia il malesia il bene che ci riserva. Alda Merini ha avuto sicuramente una vita non facile perché soffriva di depressione ed è stata internata in manicomio. Parla del fatto che i poeti soffrono molto ma accettano il dolore con dignità e lo trasformano in poesia, in amore per il prossimo. Infatti, per lei il male è diventato come un vestito che si è abituata ad indossare e quindi ha trasformato un suo limite, un suo punto di debolezza in punto di forza. Secondo me, in base alla mia seppur breve esperienza, da ragazzini non ci chiediamo qual è il senso della nostra vita.Ma crescendo ognuno di noi trova la risposta in base a ciò che sente, a ciò che vuole raggiungere e a come la propria vita viene vissuta. La risposta è quindi personale. L'importante è non essere solo spettatore della nostra vita ma protagonisti perché dobbiamo scegliere dei valori in cui credere e farci guidare da essi in tutte le nostre scelte e decisioni. Ci sono persone che danno valore a cose futili come la ricchezza, il successo, la carriera e a cose materiali.Secondo me ciò che veramente conta sono i sentimenti e i valori come l'amore, la famiglia, l'amicizia, aiutare il prossimo ecc. Quindi, per me, il senso della vita è cercare di avere, per quanto possibile, una vita felice ed appagante. A tal scopo, occorre seguire i propri sogni, raggiungere le mete prefissate, creare rapporti umani ma soprattutto nutrire le relazioni familiari. Infatti, la famiglia è il pilastro fondamentale nella vita di ogni individuo perché essa ci sostiene, ci ama e ci protegge. A proposito della necessità di ognuno di noi di dare un senso alla propria esistenza, nell'ora di italiano abbiamo visto un cortometraggio intitolato " Il circo della farfalla" che ci ha fatto riflettere su come sia importante avere uno scopo, un progetto di vita. Il protagonista Will lavora in un circo ed è considerato un "fenomeno da baraccone", uno storpio, perché è privo di arti. Grazie all'incontro con il signor Mendez, direttore del "Circo della farfalla", Will impara a riconoscere le sue potenzialità che si rivelano più importanti dei suoi limiti e capisce che pur nella sua diversità può trovare un posto che lo fa sentire straordinario. Il titolo del cortometraggio è una metafora perché come il bruco diventa farfalla assumendo una nuova identità anche Will riaffiora dall'acqua del ruscello dove è caduto senza aiuto, vincendo il pericolo. Le riflessioni che ci permette di fare questo cortometraggio riguardano il valore della solidarietà, dell'amicizia ma anche il fatto che noi giovani dobbiamo capire il senso che vogliamo dare alla nostra vita e dobbiamo cercare di superare tutti i nostri limiti trasformandoli in punti di forza. Per concludere, lo scopo della mia vita è anche quello di creare rapporti umani costruttivi, circondarmi di amici veri e sinceri perché l'amicizia è un valore molto importante nella vita di ogni persona ma in particolare in quella di un adolescente.