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 "IO CONSIDERO VALORE"

“Considero valore”: prendo spunto per la mia annuale riflessione di apertura del foglio del Voltapagina dal titolo di un componimento poetico dello scrittore Erri De Luca, testo che a sua volta è divenuto titolo di uno dei cortometraggi presentati recentemente (dicembre 2023) al Festival del Cinema scolastico, promosso dal nostro istituto. “Considero valore ogni forma di vita” è l’avvio del testo, avvio a cui segue un elenco di oggetti ed azioni apparentemente talmente eterogenei, come la mosca, il vino o il sorriso, da riuscire slegato ed   estemporaneo. Eppure quell’avvio è una “ formula” , che ben condensa il senso primo ed ultimo di ogni opera e che provenga dalla natura, come l’impertinente mosca e che provenga dall’uomo, come il sorriso di fiducia e di riconciliazione.Opere e meditazioni , delle quali quotidianamente si è alla ricerca e delle quali si ha un inesauribile bisogno in ogni luogo, in ogni tempo, in ogni contesto, specie quando si attraversa quella lunga ed ormai quasi interminabile stagione della vita, che è l’età della giovinezza, oggi come ieri o forse maggiormente oggi marcata da confusione, incertezza, disorientamento, paura.Sono emozioni e sentimenti, che avverto ed avvertiamo, specie negli anni successivi alla lunga e dolorosa emergenza Covid, dalla quale saremmo dovuti uscire risanati e rinforzati. E’ stato così ? Abbiamo davvero compreso il valore delle vita e della solidarietà?Talvolta in  noi – famiglie e scuola- si insinuano la preoccupazione ed il timore che la nostra opera educativa sia distante , se non addirittura opposta,  rispetto ai desideri e alle  attese del nostri giovani.E posti dinanzi agli enormi interrogativi aperti dalle trasformazioni dei tempi presenti (transizione climatica, innovazioni digitali, movimenti dei popoli , guerre globali, ridefinizione delle identità personali) ci si interroga continuamente se  il nostro lavoro di eredi della tradizione culturale dell’umanità incida e comunque apra alla speranza (ragionevole, credibile , illusoria?  ) le menti e i cuori dei giovani studenti  e delle giovani studentesse. Ed è per questo che continuo e continuiamo nelle aule del Volta a ritenere nostro primario compito, consapevoli della fallibilità e della progressività di ogni azione umana,  il promuovere “valore” grazie alle persone, alle storie, alle esperienze che compiamo e  che qui, in questo nostro giornale scolastico,  in parte raccogliamo rispetto alla varietà e complessità della fatica quotidiana, di cui ogni giorno si fa carico la comunità ormai “centenaria” del Volta (colgo l’occasione per esprimere il mio ringraziamento  per il lavoro non semplice di coordinamento svolto dalla  docente Palermo, che cura anche l’edizione digitale, consultabile sul sito della scuola). E’ stato ed è  valore visitare i luoghi della rappresentanza istituzionale del paese, come la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, è valore conoscere Cicerone ed incontrare nelle nostre classi chi oggi si dedica all’avvocatura, è valore rimanere in silenzio e riflettere sulla morte violenta di Giulia Cecchettin, è valore ascoltare dalla voce del fratello Giovanni  la storia dell’impegno civile e politico di Peppino Impastato, è valore avere visitato i Laboratori di Fisica di Frascati, è valore essere divenuti autori ed attori del nostro cortometraggio su “ Il posto che chiami casa”.Ma ciò che  più conta non è tanto la lista delle azioni-valori, che potrebbe ancora allungarsi, data la molteplicità di occasioni fornite dalla scuola,  quanto avere agito ed agire in modo che ciascuno studente abbia potuto e possa ritrovare e riconoscere nelle storie – reali ed immaginarie- , nelle esperienze compiute, nei pensieri analizzati ciò che potrà nel tempo renderlo ancor più “ umano” , capace cioè  di abitare responsabilmente il pianeta Terra o con le parole della poesia, da cui siamo partiti, comprendere a pieno  “ l’uso del verbo amare”, che sostanzia l’umanità.  

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (VITO PARISI)

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