STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!
Bisogna educare e sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto verso l’altro sesso.Il 25 novembre si celebra la giornata contro la violenza sulle donne per focalizzare e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema di grande attualità. Proprio per questa occasione, noi studenti del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Caltanissetta abbiamo letto una pagina del Talmud, una poesia, che anche Roberto Benigni ha recitato in televisione; essa recita :“State molto attenti a far piangere una donna perché poi Dio conta le sue lacrime. La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale. Un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata”.In seguito, ispirandoci a questi bellissimi versi, abbiamo realizzato alcuni cartelloni con delle frasi contro la violenza sulle donne tratte dai principali quotidiani. La data del 25 Novembre non è casuale: infatti si è scelto questo giorno per ricordare le sorelle Mirabal, che il 25 novembre 1960 hanno cercato di contrastare il regime di uno spietato dittatore dominicano, Trujillo, e per questo furono assassinate. La violenza contro le donne da qualche tempo è sempre più al centro del dibattito pubblico. La modernità è arrivata quasi in tutti gli ambiti, tranne che in certi rapporti tra i sessi. Dati ufficiali dimostrano che sei milioni di donne hanno subìto nel corso della loro vita oltre qualche forma di violenza fisica, anche psicologica come ricatti, minacce o persecuzioni. A volte la violenza sfocia nella sua forma più estrema, il femminicidio. Per non parlare dei tanti piccoli episodi di violenza quotidiana come nel caso di donne che non possono uscire perché il marito o il compagno glielo impedisce, ragazze che non possono vestirsi secondo il loro gusto. Questi soprusi negano alla donna la sua identità e dei diritti al pari degli uomini. Ma come si può combattere questa violenza? Le donne devono denunciare e rivolgersi ai centri anti-violenza in quanto da sole è impossibile uscirne. Servono sostegno, facce amiche, tutela legale e non solo. E’ necessaria la certezza della pena, ma soprattutto educare gli uomini fin da piccoli al rispetto verso l’altro sesso. Per questo, il ruolo della scuola è essenziale per crescere nuove generazioni più consapevoli verso questa tematica così delicata ed importante.
MARCO TAIBBI classe 1° S Liceo Scientifico Sportivo